Le lavorazioni

Maestri del vetro di Murano Da oltre 70 anni

Bollinato

Il Bollinato è un particolare effetto decorativo usato nel vetro più spesso. Questo tipo di lavorazione consiste nel distribuire nei vari strati dell’oggetto una miriade di “bolle” e può essere ottenuto attraverso due metodi.

Il primo richiede che il vetro sia fatto rotolare sopra una superficie metallica piana ricoperta da piccole punte: queste, al contatto con l’oggetto di vetro nella sua forma malleabile, creano dei buchi che vengono successivamente coperti con un altro strato di vetro.

Il secondo metodo richiede l’utilizzo di uno stampo conico con punte al suo interno. In questo caso il vetro soffiato nello stampo presenterà dei buchi che saranno poi riempiti con il nuovo strato di vetro.

Filigrana

Raffinata quanto complessa tecnica a caldo inventata a Murano durante la prima metà del XVI secolo, la complessa lavorazione del vetro con tecnica Filigrana richiede l’utilizzo di canne di cristallo preparate precedentemente a mano di diversi colori; queste vengono quindi utilizzate per ottenere un design regolare o a spirale.

Queste canne a forma di matita vengono collocate l’una accanto all’altra su una superficie refrattaria e scaldate finché non si fondono fino a diventare un unico oggetto. Le canne possono essere disposte a rete, o reticello, oppure intrecciate, o a retortoli.

La lastra ottenuta in questa fase della lavorazione viene avvolta attorno a un cilindro di vetro incandescente color cristallo, lasciando in questo modo visibili solamente le canne colorate. È quindi soltanto a questo punto che il vetro viene soffiato nelle diverse forme pensate dal maestro vetraio.

Fenicio

Il Fenicio è tipo di decorazione ottenuta applicando fili di pasta vitrea ancora calda (un tipo di vetro opaco e colorato, con una consistenza simile alla ceramica) sulla superficie dell’oggetto di vetro soffiato. A questo punto i fili vengono “pettinati” con uno strumento speciale per creare motivi a festone ripetuti. Una volta riscaldati e soffiati, questi possono essere incorporati nella nell’oggetto per produrre una superficie liscia.

Questa tecnica fu introdotta nella lavorazione Muranese verso la fine del XVI secolo. Tuttavia, non si conosce il modo in cui venisse chiamata allora: il termine fenicio fu adottato nel XIX secolo quando decorazioni simili vennero scoperte nel vetro pre-Romano, Fenicio ed Egiziano.

Sommerso

Lo stile Sommerso è una tecnica decorativa usata per ottenere più strati di vetro in un unico oggetto.

Questo vetro di grosso spessore si ottiene dalla sovrapposizione di più strati di vetro cristallo e di vetro trasparente colorato, immergendo l’oggetto, in fase di lavorazione, nei diversi crogioli di vetro fuso.

Il Sommerso si caratterizza anche per il suo grande numero di varianti, poiché alcuni strati di vetro trasparente possono essere sostituiti da altri tipi di vetro (come ad esempio quello a bollicine, a foglia d’oro, ecc.), la cui inclusione consente pregevoli effetti cromatici.
Il vetro Sommerso fu particolarmente popolare durante tutti gli anni ‘30.

Scavo

Il nome di questo tipo di lavorazione del vetro di Murano deriva dal suo particolare aspetto, simile al vetro antico di epoca romana riportato alla luce durante una serie, appunto, di scavi.

Introdotta dai maestri vetrai negli anni ‘40, questa lavorazione si caratterizza dalle altre poiché conferisce al vetro una superficie ruvida e opaca, prevalentemente grigia ma allo stesso tempo con chiazze di vario colore.

L’apparenza opaca e irregolare è il risultato di una reazione di sali e minerali ossidati sparsi lungo la superficie dell’oggetto durante l’ultima fase della lavorazione.

Calcedonio

La lavorazione Calcedonio consiste in una miscela vitrea con una base scura, rossa quando trasparente, con fili colorati che imitano una varietà di calcedonio naturale, come l’agata.

Inventato a Murano a metà del XV secolo, la sua difficile preparazione richiede l’aggiunta di vari composti metallici alla mistura di vetro, ognuno in modi e intervalli specifici.

Il segreto della sua lavorazione andò perduto tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800, ma fu fortunatamente riscoperto nel corso del XX secolo da Lorenzo Radi.

Zanfirico

Nel corso dei secoli i maestri vetrai Muranesi hanno creato numerose tipologie di canne di vetro colorate, tutte pensate per essere combinate e fuse assieme allo scopo di comporre una massa di vetro unica, con una forma precisa.

Questa tecnica fu largamente usata fino al XVI secolo, periodo in cui ebbe inizio il declino dell’industria vetraria, per poi andare perduta. Fu riscoperta intorno alla metà del XIX secolo quando un commerciante Veneziano, chiamato Sanfiriquo, chiese alle varie fornaci Muranesi una quantità tale di oggetti creati con questa tecnica che da allora tutti i prodotti con tale lavorazione furono chiamati con il suo nome.

Tra i vari design delle canne a Zanfirico, il più delicato è sicuramente quello prodotto con la tecnica della mezza filigrana, con la quale l’aspetto finale dell’oggetto presenta canne di vetro poste l’una accanto all’altra molto ravvicinate tra loro.

Avventurina

Pasta vitrea particolarmente pregiata, l’Avventurina è stata inventata dai produttori vetrai durante la prima metà del XVII secolo. Il suo nome deriva dalla complessità della sua lavorazione, la quale era difficile e incerta nel risultato: una vera e propria “avventura”.

La preparazione dell’Avventurina è lunga e delicata, e risulta nella formazione di piccoli cristalli color rame, laminati e scintillanti. La sua preparazione è stata tenuta segreta per molti secoli e conosciuta solamente da pochi produttori vetrai.

Il vetro viene tolto dalla fornace in blocchi solamente una volta che questi si sono raffreddati; i maestri vetrai prestano la massima attenzione alla fase della rifondita, che potrebbe compromettere seriamente la qualità dell’Avventurina. Quando l’oggetto si è raffreddato viene tagliato come se fosse una pietra, oppure lavorato a caldo per la composizione del prodotto finale.

L’Avventurina “classica” è di colore marroncino luccicante, mentre di ancor più valore è la verderame, che presenta appunto un colore verde rame dall’effetto unico.

Ballotton

Il Ballotton è uno stampo metallico permette di ottenere una fantasia a croce in rilievo. All’interno dello stampo sono presenti piccoli punti a forma di quadrato che, quando il vetro viene soffiato, lasciano tale forma in rilievo.

Il rilievo viene successivamente maneggiato con cura durante le fasi di soffiatura e di modellamento, in modo tale da mantenere questa fantasia geometrica dal nobile aspetto.